Il Pontificato romano nel quinto secolo culmina nella figura di Leone Magno e nella vittoria che la Chiesa romana riporta a Calcedonia nelle definizioni conciliari contro il monofisismo eutichiano.
Gli atti sinodali sono ormai tutti criticamente editi nella grande collezione: Acta conciliorum oecumenicorum, Jussu atque mandato Societatis Scientiarum Argentoratensis edidit D. Dr. jur. et phil. Eduardus Schwartz.
Il primo volume della raccolta ha dato gli atti del Concilio efesino del 431; gli atti del Concilio calcedonese sono compresi nel secondo tomo.
Per la vita e l'opera di Leone Magno è ancora il caso di rimandare alle vecchie, ma eccellenti opere di W. A. Arendt, Leo d. Gr. und seine Zeit, (Mainz, 1835); Ed. Perthel, Papst Leos I Leben und Lehren. «Ein Beitrag zur Kirchen und Dogmengeschichte», (Jena, 1843).
Belle pagine ha consacrato a Leone Magno H. Grisar, nella sua Geschichte Roms und der Päpste im Mittelalter, l, Freiburg i. Br. 1901.
Meritevole di consultazione anche la dissertazione di W. Kissling, Das Verhältnis zwischen Sacerdotium und Imperium nach den Anschauungen der Päpste, von Leo d. Gr. bis Gelasius I, (Paderborn, 1921).