VII L'ACCENTRAMENTO ROMANO

Per una ricostruzione dello sviluppo disciplinare della piú antica comunità cristiana di Roma sono apparse fondamentali le ricerche di Giorgio La Piana sulla delineazione e sui rapporti dei vari gruppi etnici nella capitale dell'Impero dall'epoca di Augusto a quella di Decio.

I risultati di queste indagini sono raccolti nella serie dei saggi pubblicati prima nella «Harvard Theological Review» e raccolti poi in volume sotto il titolo: Foreign Groups in Rome during the First Centuries of the Empire (Cambridge, Mass., Harvard University Press, 1927).

Queste indagini del La Piana rappresentano ormai l'antefatto indispensabile per la valutazione approssimativa degli elementi etnico-morali che hanno portato in Roma alla progressiva organizzazione dei nuclei credenti in una unica comunità, in cui erano destinati ad avere la prevalenza gli elementi latino e africano.

Poiché lo scopo di questa nostra storia non è tanto quello di seguire passo per passo cronistoricamente la vicenda della Cristianità, quanto quello di segnalare e di seguire l'emergere degli istituti e delle idee che hanno disciplinato l'evoluzione del fatto cristiano, noi non abbiamo creduto di indugiarci nelle annose questioni del primo sorgere della comunità cristiana di Roma e dell'opera direttamente apostolica in questa stessa costituzione.

Noi abbiamo creduto piuttosto nostro specifico còmpito quello di circoscrivere e di individuare il momento in cui la Chiesa di Roma comincia ad esercitare il suo ecumenico potere e di cogliere sul vivo la formazione della prima teoria del potere cattolico papale. Per questo la figura di Egesippo ha assunto nella nostra esposizione una posizione che è legittimata dal nostro intenzionale proposito. E poiché i frammenti dell'opera di Egesippo ci sono conservati in Eusebio, ed Eusebio stesso appare all'alba del quarto secolo un continuatore cosí riconoscibile dei criteri che avevano ispirato l'opera dell'israelita convertito del secondo secolo tramontante, noi crediamo opportuno, fin da questo momento, indicare due opere sull'opera storica di Eusebio che ci sembrano capitali. La prima è l'opera di Richard Laqueur, Eusebius als Historiker seiner Zeit, nelle «Arbeiten zur Kirchengeschichte, herausgegeben von Emanuel Hirsch und Hans Lietzmann» N. 11 (Berlin und Leipzig, Walter de Gruyter, 1929); la seconda è l'opera di J. Stevenson, Studies in Eusebius (Cambridge, University Press, 1929).

Monografie utilmente consultabili sulla genesi e lo sviluppo della Chiesa romana e del suo organismo giuridico-disciplinare, sono (oltre i ragguagli preziosi e sagacemente raccolti che possono trovarsi nell'opera di Adolfo von Harnack, Die Mission und Ausbreitung des Christentums in den ersten drei Jahrhunderten, Leipzig, Hinrichs): Erich Caspar, Geschichte des Papsttums, volume I, pubblicato nel 1930, Tübingen, Mohr; Joseph Turmel, Histoire du Dogme de la Papauté (Paris, Picard); Hugo Koch, Cathedra Petri («Beiheft zur Zeitschrift für die Neutestamentliche Wissenschaft» N. 11, Giessen und Berlin, Töpelmann.)

Share on Twitter Share on Facebook