XIV L'ARIANESIMO DEI REGNI BARBARI

Nulla di piú significativo, cosí nel suo momento storico come nelle sue possibilità di comparazione a momenti posteriori della situazione orientale europea fino ai nostri giorni, che il propagarsi dell'arianesimo lungo le linee fluviali di comunicazione fra il Mar Nero e il continente europeo, alla metà del secolo IV. È il momento nel quale quelle popolazioni marginali che Roma aveva temuto ai suoi confini e di cui poi si era valsa per difenderli, passano al cristianesimo, ma è anche il momento in cui l'Impero di Oriente, favorendo l'insegnamento trinitario e cristologico di Ario, tenta una deformazione del Vangelo propizia ai suoi assolutistici criteri politici. Per una coincidenza che non manca di significazione per lo studio della psicologia dei popoli europei queste popolazioni barbariche, anch'esse e specialmente nelle provincie danubiane, trovano il loro clima spirituale nella dottrina di Ario.

Per questo processo di conversione delle popolazioni extraromane noi abbiamo la buona ventura di poter indicare un'opera che è veramente esauriente e magistrale: quella di Jacques Zeiller, Les origines chrétiennes dans les provinces danubiennes de L'Empire romain, «Bibliothèque des écoles françaises d'Athène et de Rome publiée sous les auspices du Ministère de l'Instruction publique» (Parigi, E. de Boccard éditeur, 1918).

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