Mirando soprattutto alla delineazione di quel che è stato, alle origini, il processo di sviluppo della comunità credente nel Cristo risorto e veniente dai cieli per la instaurazione del suo glorioso Regno sulla terra trasfigurata, noi non abbiamo, come suoi farsi di consueto, seguìto le vicende esteriori del proselitismo cristiano, facendo ricorso alle testimonianze profane sulla disseminazione della buona novella e sul suo primo incontro con le autorità statali romane.
Noi abbiamo preferito piuttosto interrogare, attraverso gli scarsi e frammentari documenti superstiti della vita cristiana, fra la scomparsa degli ultimi Apostoli e il primo apparire della letteratura gnostica ed apologetica, la stessa coscienza cristiana, per cogliere in essa l'azione operante dell'insegnamento del Cristo.
Dall'epoca di J. B. Cotelier le opere superstiti degli scrittori cristiani vissuti in questa densa età di transizione dalla letteratura neotestamentaria alla letteratura gnostico-apologetica, sono raccolte insieme con la designazione di Scrittori Apostolici.
Il Cotelier appunto ne curò l'edizione principe nel 1672 a Parigi, con questo titolo: Sanctorum patrum qui temporibus apostolicis fioruerunt, Barnabae, Clementis, Hermae, Ignatii, Polycarpi opera vera et suppositicia; una cum Clementis, Ignatii, Polycarpi Actis atque Martyriis.
Come si sa, il novero di questi scritti sub-apostolici ha avuto al tramonto del secolo XIX un arricchimento cospicuo con la discoperta del testo della Dottrina del Signore attraverso i dodici Apostoli.
Oggi le edizioni piú raccomandabili dei Patres Apostolici sono quella del Funk (Tübingen, 1901) e quella del Gebhardt, del Harnack, dello Zahn (Leipzig, 1876).
Un complesso imponente di indagini filologiche, storico-letterarie, storico-teologiche, esiste intorno a ciascuno di questi scrittori cristiani compresi nel novero dei Padri Apostolici.
Una indicazione completa fino alla data di pubblicazione dell'opera se ne può trovare nella Geschichte der altkirchlichen Literatur di Otto Bardenhewer (Freiburg im Breisgau, Herder, 1913) vol. I «Vom Ausgang des apostolischen Zeitalters bis zum Ende des zweiten Jahrhunderts», pagine 80 e ss.: Die urkirchliche Literatur.
Un utile prontuario per la ricerca di passi nella letteratura subapostollca è quello redatto da Edgar J. Goodspeed: Index Patristicus sive clavis Patrum apostolicorum operum. (Leipzig, Hinrichs, 1907).
Buone valutazioni sommarie della significazione e della portata, cosí dal punto di vista dottrinale come da quello disciplinare, della letteratura subapostolica, si possono trovare nella Geschichte der alten Kirke di Hans Lietzmann, volume I «Die Anfänge» (Berlin, De Gruyter, 1935) capitoli 11 e 13; nella Kirchengeschichte auf Grund des Lehrbuches von F. X. Funk, neubearbeitet von D. Dr. Karl Bihlmeyer (Paderborn, Schöningh, 1936): I. Tell: «Das christliche Altertum» V capitolo; nella Kirchengeschichte di Karl Müller, (Tübingen, Mohr, 1938): I. Teil, Erster Halbband, Dritte Auflage, neu überarbeitet in Gemeinschaft mit Campenhausen, paragrafo 6: «Das allgemeine geistige Gepräge des Urchristentums».