SCENA III.

NICOLETTA, in abito da casa, dalla destra. Detti.

Nicol. — Battistino... Senti che ti ho da pregare d'un favore. Tu, Pierina, fammi il piacere di preparare il cioccolato.

Pier. — Subito: l'acqua è già al fuoco da un pezzo. (esce dal fondo)

Batt. — (Ma se il fuoco non s'è spento da sè, a quest'ora l'acqua lo ha spento lei).

[215] Nicol. — Dimmi, hai inteso stanotte quelle grida disperate dalla strada? (accenna a sinistra)

Batt. — Altro! Ed ho subito pensato che è stata una gran bella idea la sua di pigliar lei la camera sul Palazzo Reale!

Nicol. — Ma quando finirà questo baccanale sconcio e sanguinoso che dura da più di tre anni?

Batt. — Appena i Francesi si saranno mangiati gli uni gli altri.

Nicol. — Meno male che un po' per la malattia che gli ha impedito di uscire, un po' per le nostre cure, Carlo ignora le cose orribili accadute in questi ultimi mesi!

Batt. — Oh! Guai s'egli si fosse potuto imbattere in certe mascherate indegne, per non dir peggio, ed ascoltare le loro canzonaccie sulla Regina! Ma c'è chi veglia; e prima d'ogni altro lei, signora Nicoletta, che non so che farebbe per suo marito; lei che vorrebbe potersi arrampicare fino al cielo per soffiar via la nuvoletta che gli facesse meno vivo un raggio di sole!

Nicol. — Zitto! Zitto! Sarei degna moglie di Carlo Goldoni se non gli volessi tutto tutto il mio bene?

Batt. — E sono de' begli anni che glielo vuole! Oh scusi!

Nicol. (sottovoce, contentissima). — Ma che! sono cinquantasei! e sono la mia gloria. E oggi appunto è l'anniversario delle nostre nozze!

Batt. (simulando sorpresa). — Oh! Ma non si sono sposati di luglio?

Nicol. — Sì, nella mia Genova; ma non si fecero nozze solenni con tutti gli amici e parenti di Carlo che nel settembre a Venezia. E giusto a questo proposito, la vedi questa bella tabacchiera?

Batt. — È quella che le regalò la marchesa di Marbœuf.

Nicol. — Altri tempi! Ma va a venderla senza dir nulla nè a Carlo nè al nipote, e pensa tu a farci qualche bella sorpresa... In tasca presto che arriva mio marito!

Batt. (presa ed intascata la tabacchiera). — (Anche lei colle sorprese!)

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