Atto primo

In casa di Goldoni, via Richelieu, presso il Palazzo Reale. Sala arredata signorilmente secondo lo stile di Luigi XV; ma la mobilia dimostra di avere giusto i suoi trent'anni, per quanto conservata da una buona massaia. In fondo, ai due lati d'una porta che è la comune, due stipi, sopra uno dei quali c'è un busto di Molière fra due vasi di fiori, sull'altro un orologio a pendolo fra due candelieri: sulla scena, a destra dell'attore, un canapè fra due seggiole; a sinistra fra una seggiola ed un seggiolone, un tavolino sul quale ci sono dei libri, un campanello e l'occorrente per iscrivere. Tanto il canapè che il tavolino sono difesi da due paraventi, la cui intelaiatura è coperta d'antica stoffa di colore oscuro ed a disegno chinese. Cinque porte: la comune, come si è detto, nel mezzo in fondo, e quattro laterali; quella al proscenio a destra scorge alla camera da letto di Carlo ed Antonio, e quella a sinistra pure al proscenio alla stanza della signora Nicoletta e di Pierina. Delle altre due quella a destra scorge ad un salotto, e l'altra alla stanza di Battistino. Tra le due porte a sinistra, addossato alla parete e colla tastiera verso il fondo, un cembalo a mezza coda: alle pareti in fondo, sugli stipi, le specchiere dell'epoca; sul tavolino un tappeto, alle porte delle tende, e sull'impiantito una tela di colore oscuro ed unito. È giorno.

Share on Twitter Share on Facebook