SCENA VII.

PIERINA seguita da SUSANNA BERTINAZZI a braccio di BALLETTI, da GANDINI e MATTIUZZI. Detto .

Pier. — La signora Bertinazzi coi suoi amici.

Batt. (sottovoce). — Benvenuti tutti! (accenna che parlino sottovoce).

Ball. (forte). — Eccoci qua tutti e quattro.

Batt. — Sottovoce, che si vuole fare loro una sorpresa. E grazie a tutti anche per me...

Sus. — Sta zitto, chè tanto l'avvocato e sua moglie che voi altri due, meritereste molto di più, se in questo tempo di casa del diavolo fosse possibile fare qualche cosa di buono. (a [227] Balletti) Ora non ho più bisogno di essere rimorchiata, mio gentil cavaliere! — Se sapeste quant'è ardente questo Balletti!

Ball. — È vero! Ho sempre una gran sete!

Batt. — Non dubitare che te la leverai. Una parola a tutti subito: che nessuno di voi faccia la più piccola allusione dinnanzi all'avvocato delle tragedie di questi ultimi giorni.

Gli altri. — Inteso!

Ball. (a Gandini). — Dove s'è fatto una nuova tragedia?

Gand. — In piazza della Rivoluzione.

Ball. — Ora capisco!

Matt. — Non dimenticare dunque mai che Marat ha detto a Barbaroux che chi va al teatro in fondo è sempre un aristocratico da ghigliottinare.

Ball. — E chi, invece d'andare in fondo, va ai posti di orchestra?

Gli altri. — Oh!

Matt. — Via, compatitelo, è il più vecchio dell'arte!

Ball. — Vecchio io? Ho un anno meno di Goldoni!

Batt. — Una bella differenza.

Ball. — Sicuro, e poi io sono della razza di Fiorelli, che a ottantatrè anni dava uno schiaffo con un piede...

Gli altri. — Vediamo! Vediamo!

Ball. — Attenti... Oggi non sono in vena... E Vicentini se non l'applaudivano nel Convitato di pietra? S'arrampicava dal proscenio su su fino al terz'ordine, e si metteva a girare attorno sulla cornice, finchè il pubblico non gridava: basta!

Sus. — Ebbene? Che cosa vuoi concludere?

Ball. — Io? Nulla.

Gli altri. — Ah! Ah!

Gand. — Sei addirittura rimbambito!

Ball. — Io? Ti sfido a tutte l'armi ed a tutti i giuochi, cominciando dallo star ritto sopra una gamba!

Batt. — Per carità, che se tu caschi, non ti alzi più.

Ball. — Vecchio rimbambito io! Vecchio è chi muore, non io, pieno di vita e di fantasie! Ma domandate a Susanna che corte spietata le faccio!

[228] Sus. — Balletti, tu mi vuoi compromettere adunque!

Gand. — Lascialo dire, che io mi contento di essere preferito!

Batt. — Sta zitto, che tutte le Susanne assediate dai vecchi hanno sempre preferito un giovane!

Sus. — Bravo, Tita!

Pier. (sottovoce a Batt.). — È questo il fior di giovanotti di primo pelo che aveva da venire?

Batt. — Primo pelo... bianco!

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