11.

Questa volta Marie aveva colpito con molta più forza. Non voleva sbagliare. Non voleva rischiare un colpo a vuoto come era successo con il Senzanaso. Stavolta aveva forato abbastanza a fondo da rendere difficile la fuga.

L’unica cosa che non aveva tenuto in conto era l’arrivo di Bastien. Impossibile da prevedere quanto difficile da accettare. Proprio in quel momento.

Lo senti chiamarla di nuovo, nonostante la neve che seppelliva i suoni. Il ragazzo teneva lo sguardo sul guanto con gli artigli dai quali gocciolava ancora il sangue del cavaliere d’Yvers.

– Stai indietro, Bastien.

Da dove si trovava, Marie poteva vedere entrambi. L’uomo e il ragazzino.

I lineamenti regolari dell’uno e dell’altro.

II naso piccolo, dritto.

Gli stessi occhi chiari.

Marie senti la rabbia salirle dalle viscere alla gola. Una rabbia che covava da dodici anni.

Alzò gli artigli e con una zampata cancellò per sempre quel viso.

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