Quella balista dunque, che dee gettare un sasso di due libbre, avrà il buco nel capitello largo 5 dita: se di quattro libbre, dita 6: se di sei libbre, dita 7: se di libbre 10, dita 8: se di 20 libbre, dita 10: se di 40 libbre, dita 12 e 1/2 e 1/16: se di 60 libbre, dita 13 e 1/8 di dito; se di 80 libbre, dita 15: se di 120 libbre, piede 1 e 1/2, e un dito e mezzo: se di 160 libbre, piedi 2: se di 180 libbre, piedi 2 e dita 5: se di 200 libbre, piedi 2 e dita 6: sedi 210 libbre, piedi 2 e dita 7; se finalmente di 250 libbre, piedi 11 e 1/2.
Stabilita dunque che sarà la grandezza del buco, che in Greco si chiama Peritretos, si descriva uno scudo, che abbia in lunghezza buchi 2 e 1/12 e 1/6, e di larghezza due e un sesto: si divida per metà la linea descritta, e fatta tal divisione, si ristrignano l’estremità di questa figura, acciocchè venga obliqua, cioè per lunghezza una sesta parte, e per larghezza, dove viene la piegatura, una quarta parte: dove poi è la piegatura, e si avanzano le punte degli angoli, e girano i buchi, e si ristringe la larghezza, si pieghino in dentro per la sesta parte. Il buco dunque sia più lungo tanto, quanta è la grossezza dello Epizygis. Formato che sarà, si distribuisca l’estremità in modo, che venga il contorno dolcemente girato: la doppiezza del medesimo sarà di 1/2 di buco, e più di 1/16. I barilotti si fanno di buchi due e 1/4: la larghezza un buco 1 e 1/2 e 1/4: la grossezza senza ciò che va nel buco, un buco e 1/2: la larghezza all’estremità un buco e 1/16: la lunghezza de’ pilastri buchi 5 e 1/2 e 1/16: la curvatura la metà del buco: la grollezza 1/3 e 1/9: al mezzo si aggiunge di larghezza, quanto si è fatto presso al buco nella descrizione: di larghezza, e grossezza buchi 5, l’altezza 1/4. Il regolo, che sta nella mensa, è lungo buchi 8, largo e grosso la metà del buco: la lunghezza del cardine buchi 2 e 1/6, la grossezza, buco 1: la curvatura del regolo un 1/16 e 5/4 di 1/16: la larghezza e grossezza del regolo esteriore altrettanto: la lunghezza, che darà la stessa piegatura, e la larghezza del pilastro, e la sua curvatura di 1/16. I regoli superiori saranno eguali agl’inferiori di 1/16: le traverse della tavola saranno 1/3 e 1/16 di buco: la lunghezza del fusto del climaciclo buchi 13, la grossezza, 3/16.
L’intervallo nel mezzo avrà di larghezza un quarto di buco, di grossezza un’ottavo, e un 1/4 d’1/8,: la parte del climaciclo superiore, la quale sta vicino alle braccia, ed è congiunta alla mensa, si divide per tutta la lunghezza in parti cinque: di queste se ne danno due a quella parte, che i Greci chiamano Chelon: la larghezza 1/16: la grossezza 1/4: la lunghezza buchi 3 e mezzo e 1/8: quello che avanza del Chelon 1/2 buco. Il plintigonato 1/12, e un sicilico. Quanto riguarda all’astone, che si chiama fronte trasversario, sarà di buchi 3: la larghezza de’ regoli interiori 1/16 di buco, la grossezza 1/12, e 1/4 di 1/12: nel chelone vi va una fascia, che serve di copertura alla coda di rondine, ed è di 1/4: le erte del climaciclo sono larghe 5/6, grosse buchi 12¼: la grossezza del quadrato, che va al climaciclo, è di 5/12, in punta 1/16. Il diametro dell’asse rotondo sarà eguale al chele: ma presso le clavicole , 1/2 meno 1/16. La lunghezza degli speroni sarà (n.1, 6 2: la larghezza al fondo;6: la grossezza di sopra, è di 1/4 e 1/16.
La base, che si chiama eschara, sarà lunga buchi : l’antibase buchi 4: la grossezza e larghezza d’ambedue di buco, sicchè formano la metà dell’altezza e 1/16: la colonna avrà di larghezza, e grossezza buco 1½: quanto all’altezza, non si regola col buco, ma sarà tanta, quanto sarà di bisogno per l’uso: la lunghezza del braccio sarà buchi 6: la grossezza alla radice alla cima 1/12 di buco.
Ho date delle catapulte, e delle baliste le proporzioni, che io ho stimate le più proprie: non tralascerò per tanto d’insegnare, come meglio potrò in iscritti, la maniera di caricarle collo stiramento delle corde, sieno di nerbo, o di capelli.