Capitolo XXI. Di altre Testuggini.

Evvi un’altra specie di testuggine, la quale tiene tutto, come la già descritta, eccetto che le razze: ma tiene intorno un parapetto, e merli di tavole, e da sopra una gronda inclinata, legata al di sopra con tavole e cuoj ben inchiodati: vi si stende poi sopra un suolo di creta impastata con capello di grossezza tale, che non possa affatto nuocere il fuoco alla macchina. Possono queste macchine farsi fino a otto ruote, se mai bisognasse, e se la natura del luogo il richiedesse.

Le testuggini, che si fanno per gli scavamenti, in Greco si chiamano Origes, hanno tutto come le descritte: ma si fanno colle fronti ad angoli di triangoli, acciocchè i dardi, che vi si scagliano dal muro, non incontrino una fronte piana, ma così sfuggendo per i fianchi, restino difesi, e senza pericolo gli scavatori, che vi sono dentro.

Non mi pare fuor di proposito dire, in qual maniera fece una testuggine Agetore Bizantino. Avea di base per lunghezza piedi 60, per larghezza 18: i dritti, che si alzavano sopra il telaro, erano quattro, composti di due travi commessi per l’altezza ciascuno di piedi 36, e per grossezza un piede e un palmo, per larghezza un piede e mezzo. Avea la base otto ruote, colle quali si girava; ed era l’altezza loro di piedi 6 e tre quarti, la grossezza di piedi tre, composte di tre pezzi di legno, e commesse l’uno coll’altro a coda, e legate con lastre di ferro battute a freddo: giravano anche queste dentro arboscelli, o vogliam dire amaxopodi: sopra il palco di travicelli, che era sopra la base, sorgevano per dritto le imposte di piedi 18 e un quarto, larghe tre quarti, e grosse 1/12 e 1/6: distanti fra loro 1 e tre quarti: sopra queste un giro di architravi fermava tutta la macchina, ed erano larghi piede 1 e un quarto, grossi tre quarti: venivano sopra le razze alte piedi 12: sopra le razze era posto un trave, che ne univa le commessure. Avevano parimente i paradossi a traverso, sopra i quali un tavolato attorno attorno ne copriva il di sotto. Aveva in oltre un palco in mezzo sopra a travicelli, che serviva per situarvisi gli scorpioni, e le catapulte: vi erano anche alzati due dritti commessi di piedi 35, grossi un piede e mezzo, larghi piedi due, uniti colle teste per un trave a traverso a coda di rondine, e per un’altro in mezzo fra i due erti, e legato da lastre di ferro: sopra i quali erano situati alternativamente de’ travi fra i dritti e il traverso, puntati fra i manichi e gli angoli: erano ivi due assi fatti a torno, a’ quali erano legate le funi, che tenevano l’ariete.

Sopra la testa di coloro, che maneggiavano l’ariete, eravi un parapetto, fatto a foggia di una torretta, ove potessero starvi senza pericolo due soldati al sicuro, per scoprire, ed avvisare ciò che facessero gl’inimici. Aveva questo ariete di lunghezza piedi 106, di larghezza da fondo un piede e un palmo, di grossezza un piede: ristretto poi alla testa fino a un piede di larghezza, e di grossezza 1/2 e 1/8. Aveva anche questo ariete un rostro di ferro duro, come sogliono avere le galee, e dal rostro partivano quattro lastre di ferro di circa piedi 15 incastrate nel trave: in oltre, dalla testa fino al piede del trave vi erano stirate quattro sarte grosse otto dita, torte come quelle che reggono l’albero della nave dalla poppa alla prora; ed erano queste sarte legate da altre a traverso, che giravano attorno alla distanza di un palmo e un piede: era tutto l’ariete coperto di cuoj freschi: ove poi pendevano le funi, che ne legavano la testa, vi erano quattro catene di ferro, anch’esse coperte di cuoj freschi.

Aveva finalmente dallo sporto del tavolato legata alle sarte grandi una cassa ben commessa ed inchiodata, onde si potea facilmente, e senza sdrucciolare giungere al muro sopra le medesime, essendo ruvide. In sei maniere si muoveva questa macchina, per dritto, per fianco, a destra, e a sinistra, ed anche tirandola dritta su in alto, o calandola basso. Si alzava la macchina fino ad abbattere un muro di circa 100 piedi: parimente di fianco a destra o sinistra si estendeva non meno di 100 piedi. La maneggiavano 100 uomini, essendo del peso di quattro mila talenti, che sono 480 mila libbre.

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