LIBRO TRENTESIMOSETTIMO

Gli avvenimenti infelici del nostro Reame, che riserbati in tempo del Governo di D. Rodrigo Ponz di Leon Duca d'Arcos, faranno il soggetto di questo libro non meno che le rivoluzioni di Catalogna, la perdita del Regno di Portogallo, delle Fiandre e dei tumulti di Sicilia, potranno esser ben chiaro documento a' Principi, che il reggimento del Mondo raccomandato ad essi da Dio, come a legittimi Rettori, malamente, e contra il suo Divin volere si commette a' Mercenarj, dall'ambiziosa autorità de' quali non solamente i Popoli pruovano stragi e calamità, ma il Principato istesso va in ruina ed in perdizione. Certamente i nostri Re Filippo III e IV furon Principi d'assai religiosi costumi, ma così inabili a reggere il peso gravissimo di una tanta Monarchia, che abbandonatisi in tutto nelle braccia de' Ministri e de' Favoriti, furon contenti della sola ombra, o nome di Re, permettendo, che della potenza, dell'autorità e di tutto il resto si facesse da coloro un pubblico ed ingordissimo mercato; senza che da tanta infingardia avessero mal questi Principi potuto essere rimossi, nè dagli stimoli de' parenti, nè dalle lagrime de' Popoli oppressi, nè dalle percosse di tante sciagure. Veniva anche questo letargo coltivato dall'arte più sopraffina della Corte e de' Favoriti; imperocchè per renderlo più tenace, e che niun rimorso di coscienza fosse mai valevole a riscuoterlo, avevano nelle loro fortune interessati gli istessi Regali Confessori, per tender aguati fino nei penetrali della coscienza, e ne' più riposti colloquj dell'anima.

Videro fin qui da lontano i nostri maggiori questi disordini in molti Stati di quella sì vasta ed ampia Monarchia; ma a questi tempi ne furono ancor essi insieme spettacolo e spettatori. Già per li precedenti libri s'è veduto, che ridotte le cose nell'ultima estremità, non presagivano che ruina e disordini maggiori, e tanto più inevitabili, quanto che in vece di portarvi rimedio, vie più con nuove spinte si acceleravano. Non bastarono le guerre che ardevano nella Germania, nella Catalogna, ne' Paesi bassi e nello Stato di Milano, le quali tennero la Spagna sempre bisognosa d'ajuti, ed avida di continui soccorsi; ma se ne aggiunse a questi tempi una nuova, che s'ebbe quasi colle sole forze del nostro Regno a sostenere, per conservare al Re i Presidj di Toscana invasi dall'arme di Francia: la quale diede l'ultima spinta alle rivolte: ciò che saremo brevemente a narrare.

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