Una stamberga nel poverissimo quartierino sotto tetto in via Mauconseil. Tre porte, due laterali ed una in fondo verso la destra. Delle laterali quella a destra scorge alla stanza di Antonio e Battistino; quella a sinistra alla camera da letto di Carlo e Nicoletta. Nel mezzo della scena in fondo un ampio abbaino colla sua vetrata che guarda sull'infinita distesa dei tetti di Parigi coperti di neve. Sotto all'abbaino un mobiletto, come un piccolo canterano, sul quale sta il busto di Molière in mezzo al alcune boccette di medicinali. Sulla scena, a destra, un seggiolone a braccioli coperto di stoffa svanita, accosto ad un braciere colla sua palettina; a sinistra un tavolino fra due seggiole impagliate: sul tavolino un tappeto logoro, un candeliere di ottone colla sua candela spenta, l'occorrente per iscrivere, alcuni fogli di carta bollata bianca ed uno scartafaccio di carte legate con un nastro. D'inverno, il 6 di febbraio del 1793. È giorno.