Yu-Ri-Sàn la pittrice di crisantemi

Mario Appelius

MARIO APPELIUS

YU-RI-SÀN,
LA PITTRICE DI
CRISANTEMI

ROMANZO

Questo romanzo di vita giapponese scritto da un Italiano racconta, con certi nomi mutati, una storia vera.

Il rombo dei cannoni di Tsuscima vi si fonde con la musica della «Butterfly».

Attraverso questo romanzo l'Autore, che ha lungamente e ripetutamente viaggiato in Giappone dall'estremo Sud (isola di Formosa) all'estremo Nord (isola Sakalin), cerca di descrivere agli Italiani alcuni aspetti della vita intima del popolo giapponese e di delineare alcuni elementi capitali della vita nazionale del Giappone.

Il libro, scritto in gran parte nel 1935 a Kioto, fu interrotto per la guerra d'Etiopia che polarizzò verso altri soggetti piú vicini alla storia italiana l'attività letteraria dell'Autore; ripreso e terminato a tre anni circa di distanza, in Cina: accanto alle intrepide fanterie giapponesi che sulle rive del Fiume Giallo sviluppano la storia gloriosa del Giappone moderno.

Il Giappone è pochissimo noto agli Italiani e agli Occidentali in genere. Grande e bel Paese, abitato da un popolo guerriero e artista, merita di essere meglio conosciuto. Questo romanzo vuole essere un piccolo contributo a tale maggiore conoscenza, la quale ha oggi per gli Italiani la sua ragion d'essere anche nella solida amicizia esistente tra l'Italia fascista di Mussolini ed il «Daj Nippon» del «Buscidò».

Il libro ha, quindi, un suo contenuto politico pur essendo stato concepito come opera di letteratura con un fine puramente artistico.

L'AUTORE

Tsinanfú, maggio 1938-XVI.

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